sabato 14 luglio 2012

Roca



Il libro “Roca Vecchia e Roca Nuova”, presentato la scorsa settimana a Melendugno (LE), è un trattato su Roca, nel Salento, proprio nell’area dove si trova il Narconon Gabbiano. Gli scavi hanno portato alla luce un imponente sistema di fortificazioni risalenti all'età del Bronzo (XI-XV secolo AC) e si ritiene che intorno al XV secolo AC il sito fu assediato e bruciato. Di questo luogo misterioso non si sa chi fossero i popoli fondatori e se le fortificazioni siano state necessarie per difendere una città o - più probabilmente - un importante luogo di culto. 
Nel 1480 la popolazione di Roca fu scacciata dai Turchi. In quell'anno il Sultano Maometto II, dopo aver conquistato Costantinopoli e conquistata l'intera penisola balcanica, sbarcò sulla costa del Salento. Roca fu saccheggiata dai Turchi e utilizzata come base per lanciare attacchi contro la città di Otranto e ad altri centri. 
Liberata nel 1481, divenne un rifugio per i pirati barbareschi così che a metà del '500 Ferrante Loffredo, governatore della provincia di Terra d'Otranto, dette l'ordine di raderla al suolo. 
Ma oggi Roca è ancora lì, ricostruita e restaurata, a testimoniare che una rinascita è possibile per tutti.  
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1 commento:

Etica-verita ha detto...

Bell'articolo Ugo. Mi hanno sempre appassionato le storie del passato italico e della Magna Grecia in particolare. Terra di filosofi, pensatori, arte e spiritualità.
Notevole che il Narconon sia approdato in quei luoghi. :-)
Davide